La salute del cuore in menopausa - resmagazine.it
Menopausa e cuore, gli esperti svelano i segnali a cui bisogna prestare attenzione per non incorrere in problemi cardiaci.
La menopausa rappresenta una tappa fisiologica della vita femminile che, sebbene naturale, comporta un aumento significativo del rischio cardiovascolare. Negli ultimi anni, studi approfonditi e l’esperienza clinica di esperti come il Professor Giuseppe Massimo Claudio Rosano, specialista in malattie dell’apparato cardiovascolare e Professore di Farmacologia presso l’Università San Raffaele di Roma, hanno evidenziato come non tutte le donne affrontino questa fase con uguale vulnerabilità. Le donne, infatti, devono conoscere i propri fattori di rischio e adottare strategie preventive mirate per tutelare la salute del cuore.
La transizione alla menopausa, che in genere avviene tra i 45 e i 55 anni, segna un cambiamento ormonale cruciale con la diminuzione degli estrogeni, ormoni fondamentali per la protezione del sistema cardiovascolare. Studi recenti, tra cui quelli dell’American Heart Association pubblicati su Circulation, sottolineano che le donne in menopausa sono sempre più esposte a malattie cardiache, spesso in forma più grave rispetto agli uomini, poiché tendono a intraprendere percorsi di prevenzione tardivi.
Le categorie di donne più a rischio comprendono:
Il Professor Rosano ribadisce l’importanza di riconoscere i segnali che possono anticipare problemi cardiaci: stanchezza insolita, dolori toracici atipici, palpitazioni frequenti, dispnea, disturbi del sonno e difficoltà nel controllo del peso. Questi sintomi, spesso trascurati o confusi con stress e stanchezza, devono invece indurre a una valutazione approfondita.
La prevenzione deve basarsi su un approccio multidisciplinare, comprendente:
Nonostante le malattie cardiovascolari rappresentino la prima causa di morte nelle donne, ancora oggi vi è una diffusa percezione errata che le consideri un problema maschile. Questo stereotipo contribuisce a una sottovalutazione dei sintomi e alla scarsa adesione ai programmi di prevenzione.
Le donne, infatti, manifestano spesso sintomi atipici rispetto agli uomini: oltre al classico dolore toracico, si possono presentare nausea, dolore alla schiena o alle spalle, affaticamento estremo e mancanza di respiro. Tali segnali, se ignorati, possono ritardare diagnosi e trattamenti salvavita.
Per questo motivo, le campagne di sensibilizzazione e l’educazione sanitaria devono rivolgersi specificamente al pubblico femminile, coinvolgendo non solo cardiologi ma anche ginecologi, medici di famiglia e altri specialisti per una presa in carico completa. È fondamentale che ogni donna, soprattutto dopo i 45 anni, conosca i propri valori di pressione arteriosa, colesterolo e glicemia, e sia consapevole della propria storia familiare per adottare misure preventive adeguate.