Agenzia delle Entrate, avviso ai cittadini - Resmagazine.it
Negli ultimi mesi cresce il numero di notifiche fiscali e previdenziali tramite raccomandata 689: ecco come riconoscerle, i rischi legati alla mancata risposta e le azioni utili.
Negli ultimi mesi, un numero crescente di cittadini ha ricevuto una raccomandata con codice 689 da parte di Poste Italiane. Questa tipologia di raccomandata, spesso associata a comunicazioni di natura fiscale o previdenziale, non rappresenta una semplice missiva ma può nascondere atti con importanti implicazioni giuridiche, come cartelle esattoriali, avvisi di pagamento INPS o sanzioni amministrative. Poste Italiane, sotto la guida della presidente Silvia Maria Rovere e dell’amministratore delegato Matteo Del Fante, è da tempo il principale vettore di queste notifiche, garantendo un sistema di tracciamento standardizzato che consente la gestione efficiente di tali comunicazioni.
Il codice 689 non indica in modo esplicito la natura della comunicazione ricevuta, ma è una classificazione interna utilizzata da Poste Italiane per distinguere e gestire logisticamente tali invii. La prassi conferma che questa tipologia di raccomandata è prevalentemente utilizzata per notificare atti connessi a debiti verso lo Stato, quali:
È fondamentale comprendere che il codice 689 serve esclusivamente a Poste Italiane per la gestione e il tracciamento delle spedizioni e non costituisce un’informazione ufficiale sul contenuto o sulla gravità dell’atto notificato.
Un elemento cruciale per chi riceve una raccomandata 689 riguarda i termini di giacenza e il momento in cui la notifica si considera perfezionata. La normativa vigente prevede che la raccomandata resti in giacenza presso l’ufficio postale per un periodo massimo di 30 giorni, ma la notifica si considera perfezionata già dopo 10 giorni dalla messa a disposizione del destinatario (detta “compiuta giacenza”).
Questa distinzione è particolarmente rilevante perché:
I giudici della Corte di Cassazione (sentenza n. 13452/2017) hanno confermato questo “doppio binario” giuridico, che fa sì che gli effetti della notifica abbiano momenti di decorrenza differenti a seconda del punto di vista.
Ignorare una raccomandata 689 è sconsigliabile, poiché la legge prevede che l’atto si consideri validamente notificato anche senza il ritiro da parte del destinatario. In pratica, dopo i 10 giorni di giacenza, decorrono i termini per presentare ricorso o per adempiere quanto richiesto, e la mancata risposta può comportare conseguenze gravi come:
È possibile tuttavia fare ricorso, ma i termini e l’autorità competente variano a seconda del tipo di atto notificato:
Il mancato rispetto dei termini determina la definitiva validità dell’atto e l’avvio di eventuali azioni esecutive.
Il ricorso contro una raccomandata 689 non è gratuito. Per gli atti tributari è previsto il versamento di un contributo unificato che varia in base al valore della controversia, mentre per i ricorsi INPS o ordinanze-ingiunzioni si applicano le regole del processo civile. In caso di soccombenza, il giudice può inoltre condannare la parte perdente al pagamento delle spese processuali.
Per evitare spiacevoli sorprese, è consigliabile:
Poste Italiane rappresenta la principale infrastruttura di recapito in Italia, con una rete capillare di oltre 12.700 uffici postali e un personale di circa 121.000 dipendenti. Con un fatturato di 12,6 miliardi di euro e oltre 46 milioni di clienti, il gruppo presieduto da Silvia Maria Rovere e guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante è fondamentale per la diffusione delle comunicazioni ufficiali e fiscali su tutto il territorio nazionale.
L’azienda ha recentemente rafforzato la sua collaborazione con la Polizia di Stato per la sicurezza cibernetica delle infrastrutture digitali, garantendo così una maggiore tutela nella gestione delle notifiche elettroniche e cartacee. Inoltre, il continuo sviluppo dei servizi digitali, come l’implementazione di soluzioni di tracciamento innovative e l’ampliamento dei servizi online tramite il portale PosteID, rappresenta un valore aggiunto che aiuta cittadini e imprese a gestire con maggiore efficacia le comunicazioni ufficiali.
A fronte dell’aumento delle notifiche con codice 689, la trasparenza e la corretta informazione diventano elementi chiave per evitare errori e tutelare i diritti dei contribuenti e dei destinatari di avvisi fiscali e previdenziali.