
Formicolio e riduzione della sensibilità al tatto sono i primi sintomi di una grave malattia - resmagazine.it
Formicolio e riduzione della sensibilità, rappresentano dei sintomi comuni ma che possono facilmente sfociare in gravi malattie.
Il formicolio si verifica quando vi è un’interruzione o un’alterazione nella trasmissione degli impulsi nervosi, che può derivare da danni o compressioni a carico di nervi, midollo spinale o cervello. Tra le cause più frequenti troviamo:
- Neuropatie periferiche, spesso associate a diabete, carenze vitaminiche o esposizione a tossine.
- Compressioni nervose, come nella sindrome del tunnel carpale, che colpisce il nervo mediano al polso.
- Lesioni traumatiche o infiammatorie a carico del midollo spinale o dei nervi cranici.
- Patologie neurologiche più complesse, come la sclerosi multipla, che possono causare intorpidimento a causa di danni demielinizzanti.
L’alterazione della sensibilità può essere temporanea o persistente, a seconda della natura e della gravità del disturbo sottostante. È fondamentale distinguere tra intorpidimento transitorio, spesso benigno e legato a compressioni nervose momentanee, e forme croniche che necessitano di approfondimenti diagnostici.
Formicolio, se hai questi sintomi fai attenzione!
La riduzione di sensibilità o il formicolio possono accompagnarsi a una serie di altri sintomi neurologici, tra cui:
- Debolezza muscolare.
- Dolore neuropatico, caratterizzato da bruciore o fitte lancinanti.
- Difficoltà di coordinazione o di equilibrio.
- Alterazioni della sensibilità tattile, termica o dolorifica.
La valutazione clinica inizia con un’anamnesi dettagliata e un esame neurologico completo. Gli esami strumentali, come la risonanza magnetica (RM) del cervello e del midollo spinale, l’elettromiografia (EMG) e gli studi di conduzione nervosa, sono strumenti fondamentali per identificare la sede e la causa del problema.
In alcuni casi, possono essere necessari esami del sangue per escludere cause metaboliche o infettive, come carenze vitaminiche (ad esempio vitamina B12), diabete o malattie autoimmuni.

Il trattamento dell’intorpidimento dipende strettamente dalla diagnosi specifica. In presenza di neuropatie metaboliche, il controllo della malattia di base, come il diabete, è essenziale per prevenire il peggioramento dei sintomi. Nei casi di compressione nervosa, può essere indicato un intervento chirurgico o terapie fisiche mirate a ridurre la pressione sul nervo coinvolto.
Per le condizioni infiammatorie o demielinizzanti, come la sclerosi multipla, il ricorso a farmaci immunomodulatori rappresenta la strategia terapeutica principale. Inoltre, il trattamento sintomatico del dolore neuropatico con analgesici specifici può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti. La riabilitazione neurologica, attraverso fisioterapia e terapie occupazionali, può essere utile per recuperare la funzionalità e ridurre l’impatto dell’intorpidimento sulle attività quotidiane.
L’identificazione precoce delle cause del formicolio è cruciale per evitare complicanze e per adottare la terapia più adeguata. L’attenzione del medico verso questo sintomo, anche se inizialmente lieve, permette di intercettare tempestivamente malattie neurologiche potenzialmente invalidanti.